[PsychoSpiccia Mode On] Post lungo.
Teoria delle 3R, ovvero delle Relazioni Relativamente Relative
AoH! Ma quanto caos facciamo?!
Era meglio quando si stava peggio! (No, scherzo.)
In virtù del fatto che, grazie a Giacobbe, è da luglio che ho “Smesso di farmi le seghe mentali (non definitivamente) per godermi la vita (abbastanza definitivamente)” e sto tentando di diventare “Buddha in 5 settimane”… le mie 5 settimane sono “relative nello spazio e nel tempo”, visto che sono solo a metà di questa lettura che si potrebbe esaurire anche in 2 ore, ma no. Le mie sono esperienze… non letture superficiali.
Insomma, fatta questa premessa…
Le relazioni.
La MIA teoria delle relazioni: secondo il modello empirista
Eh gniente, non stiamo a capi’ più gniente (ringrazio i colleghi per la romanità).
Allora, la Teoria è questa: se immaginiamo appositi scompartimenti nel nostro cassetto delle emozioni, possiamo collocare, in maniera imprescindibile le relazioni.
L’attuale, bellissima, libertà di viverle, queste emozioni, necessita, come tutto di disciplina ed educazione. Altrimenti è solo un butta su.
Immaginiamo un muratore che, in maniera libera, butta lì calce, stucco, intonaco, mattoni, piastrelle, ferro, boh, a caso, là nel mezzo senza ordine, cosa avrà prodotto? Un ammasso di materiali buttati lì.
Ora, se invece il muratore appone mattone, calce, mattone, ferro contenitivo, calce, intonaco, colla, piastrelle, il prodotto sarà una parete (sarà questa la procedura? Chiediamo ai muratori).
Bene, per “Smettere di farci del male e goderci la vita” (sempre per semicitare Giacobbe) è giunto il momento di disciplinare tutta questa bella libertà emozionale.
Quando si stava peggio, i nostri nonni lo facevano con rigore rinunciatario, per paura del giudizio, perché così bisognava fare. No, non si stava meglio.
Per fortuna, siamo esseri umani e non animali (per gli animalisti – questa frase ignorante è detta da persona che ignora tutti gli studi etologici), ma…
“Evolviamo, dunque Siamo”.
“Siamo”, se smettiamo di confonderci completamente le idee scambiando la libertà con il caos mentale.
Etichette e ruoli, hanno aiutato (forse no), ma appartengono sempre al passato, spesso alle costrizioni.
Adesso dobbiamo superare le COSTRIZIONI e favorire le COSTRUZIONI (più incentivi edilizi per le IDENTITÀ, ma senza quel butta su del bonus 110, incentivi autodisciplinati responsabilmente).
Se vi va. “Potete pure non farlo, io lo farei. Potete pure non farlo, eh! Ma io lo farei.”
Ps: come fare? Eh, questa è una teoria, mica una pratica. Per la pratica chiedi allo psicoterapeuta. ❤️
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