Ciao GENI!
“Quel gran genio” di Ruggero mi ha fatta riflettere su un pensiero che troppo di frequente diventa un tarlo.
L’impotenza di poter fare.
FARE il nostro LAVORO identifica ciò che scorre nei nostri pensieri quotidianamente.
Il LAVORO ci permette di esprimere le nostre capacità intuitive e razionali. Per questo dobbiamo proteggerlo. Evidenzia l’ANIMA che ci avvolge.
Ma si sa, le emozioni si scontrano sempre con la dura realtà. È la sua complessità che deve portarci a rinunciare al FARE?
Eh! Ma tanto lo sappiamo che è sempre colpa degli altri, dei grandi e noi siamo IMPOTENTI.
Però oggi sono qui a pensare, perché FACCIO!
Come singoli non potremo cambiare tutto il mondo, ma come singoli possiamo cambiare il NOSTRO mondo.
Le utopie rimangono tali, ma “i sogni sono desideri di felicità”… Ok, Cenerentola ha avuto fortuna e se n’è andata con un riccone e vissero felici e contenti.
Ma il desiderio di felicità è il motore delle nostre azioni. Il senso di impotenza spegne il motore.
Il 2020 ha messo a dura prova i nostri sogni, ma alzarsi ogni mattina con il desiderio di felicità mi ha permesso di riconoscere questo periodo come un parentesi QUADRA, che quando sarà chiusa non avremo il tempo di riprenderci dallo shock.
A parentesi chiusa poi… Non sarà colpa degli altri, ma nostra che abbiamo spento i motori.
Insomma riprendiamoci ADESSO dallo shock, non domani, ché la macchina in 1° dopo un po’ fonde il motore.
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