Noxacp

Chi si prende sul serio è perduto

Impossibile perdersi una partita dell’Italia!

Non è che non me ne siano successe … ma si sa … ci sono momenti e momenti … (e lasciatemi mettere i puntini staccati dalla parola, perché mi piace di più esteticamente!).

E insomma all’incirca 3 mesi fa vidi apparire all’improvviso, sul balcone dell’appartamento vicino, una miriade di rose, era tutto pieno!

Cavolo ieri era disabitato e oggi proliferano rose, forse abbiamo i nuovi vicini, che bello, si conosce nuova gente … ma tutte ‘ste rose saranno per proteggersi dai malviventi … che non potranno saltare sicuri sul balcone date le tante spine …

… passano i giorni …

… le rose diventano stecchi appassiti con foglie secche dal colore verde tendente al marrone … (ecco per gli esperti il colore esatto RGB era questo 786721ff ;P)

… passano i mesi …

… e il “Divano” (è una persona, per chi non lo sapesse) si lamenta che deve pulire la mondezza altrui che finisce sul suo balcone!

… ma io sono non curante delle polemiche perenni, tanto sono come le nevi, a un certo punto ti adegui all’habitat :S

… ma veniamo al punto, dopo questa lunga premessa …

Era il primo giorno che l’Italia giocava i mondiali di calcio 2014! Che emozione! Per chi come me s’illude che il calcio sia ancora uno sport, a livello internazionale, sì dai è un’emotion!

Quindi erano le 18 e alle ore 24 iniziava la partita … cioè voglio dire, ognuno ha tutto il tempo per organizzare il da farsi per la serata, no?

Eravamo in procinto di uscire di casa, dico al “Divano” di aspettare che devo prendere la borsa, chiudere le porte finestre, abbassare le tapparelle, chiudere la porta del bagno, spegnere la tv, spegnere la ciabatta, prendere le chiavi di casa, poi quelle della moto … ah sì poi, dove vado senza il portafoglio … ah sì poi, anche la giacca, faceva freschino, occheji, stavamo per … ah no, ultima cosa eh … proprio in quel momento … un brivido … una presenza …

…mi guardo intorno, il “Divano” era ancora distante da me … guardo la porta d’ingresso …

ERA SOCCHIUSA …

… ma che dico!

MEZZA APERTA!

… ok … già avevamo aperto la porta d’ingresso prima di fare le altre diecimila cose, prima di uscire … eppure l’istinto (“il mio quinto senso e mezzo” cit. Dylan Dog) mi diceva di guardare oltre … oltre quella mezza visuale …

:O

OCCACCHIO!

… la vicina che guardava dentro casa …

brrrrrrrr

… e le chiedo:

“Hai bisogno?”

e lei:

“Ehm … voi che fate stasera?”

Ecco il mio cervello, che di solito è in letargo, in quel momento è riuscito a incrociare una serie inimmaginabile di dati e a connettere in maniera davvero veloce tutti i neuroni, tanto da permettermi di fare mille pensieri tra la sua domanda e la mia risposta … tipo:

… ma chi ti conosce?!

… cavolo, piacere mi chiamo Tizia … tu?

… ci siamo appena trasferiti …

…. ma non fu così … e la mia risposta:

Stasera vediamo la partita.

Lei:

ehm … perché noi non abbiamo la tv e se vi andava di vederla insieme insomma.

Io:

se vuoi c’è un bar qui dietro!

AHAHHAHAHAHA a volte mi stupisco di questa lucidità improvvisa e della lentezza del “Divano”, che solitamente è lesto … e risponde …

Ma non possono andare al bar hanno un bimbo.

Ed ecco di nuovo che nel mio cervello si riformulano pensieri inediti … tipo:

… ma che è un complotto?! Ci si mette pure lui?! Ma soprattutto … come fa a sapere che hanno un figlio?!

… altarini che si svelano all’improvviso … già perché tre mesi fa non mi ricordavo neanche che fosse incinta lei!

… ma la mia memoria mi inganna di frequente … sorvoliamo …

… ma tornando ai mondiali, voglio dire sono le 18, qui vicino ci sono mille centri commerciali, troverai un tv economicissimo in supersconto e magari se vince l’Italia ti rimborsano anche la spesa!

… cioè voglio dire fino a mezzanotte c’è tempo … voglio dire …

… quindi in modo veloce dovevo riparare immediatamente al danno appena fatto dalla lentezza del “Divano”.

Io:

Ehm … ma stasera forse non siamo in casa, la partita la vediamo con degli amici …

(e mo voglio vedere cosa ha il coraggio di chiedere!)

… ma per fortuna l’avventura inquietante finisce con lei:

ah, ok, allora se ci siete ci vediamo.

Noi:

sì, si certo!

(Alle 23, torniamo a casa, i nostri amici avevano scelto di intrattenersi in un altro luogo, avevamo paura che venisse a suonare alla porta, massimo silenzio, incontriamo l’altro vicino e scopriamo che anche con lui era stato usato lo stesso approccio …)

Scusate ma quando ce vò ce vò!